Monumenti e lapidi
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- Ente competente:
- Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- Definizione del bene:
- monumento ai caduti, a cippo
- Luogo:
- Emilia-Romagna, Modena (MO), Viale delle Rimenbranze, Viale delle Rimembranze
- Data:
- sec. XX | 1920-1929/11/03
- Autore:
- progettista: Luppi Ermenegildo, 1877/ 1937
- Committenza:
- Comitato di cittadini reduci di guerra
- Materia e tecnica:
- travertino; bronzo/ fusione
- Misure:
- cm 1400;
- Soggetto:
- allegoria della Vittoria come donna armata;madre con bambino;figura di soldato in combattimento;due donne abbracciate;figura di soldato morto
- Descrizione del bene:
- In travertino e bronzo, il monumento è impostato su una base circolare. Intorno alla base, su quattro plinti, quattro gruppi scultorei in bronzo rappresentano rappresentano lâOfferta (una giovane madre che tiene un bambino piccolo e guarda lontano, al momento del sacrificio che verrà chiesto), il Combattente, il Dolore (madre e sposa unite nel dolore accomunano il pianto), il Sacrificio. Al centro di ciascun lato una breve scalinata porta al piano centrale sul quale poggia un basamento che ospita, entro riquadri, le scritte dedicatorie. Dal basamento si ergono quattro colonne di pietra in cima alle quali è posato un parallelepipedo che regge una imponente Vittoria alata con scudo nella sinistra e gladio nella destra.
- Descrizione iconografica:
- ALLEGORIE-SIMBOLI: vittoria-donna armata. ARMI: scudo.| FIGURE: madre, bambino.| FIGURE: soldato. ATTIVITA' UMANE: combattimento.| FIGURE: madre, vedova.| FIGURE: soldato. ARMI.
- Trascrizione:
- sulla base: 1915-1918/ AI SUOI FIGLI CADUTI/ MODENA/ IN PERENNITÃ DI RICORDO/ CONSACRA
sulla base: COMPIRONO IL SOGNO/ DI PRECURSORI E DI MARTIRI/ DIEDERO LA PORPORA/ ALLE NUOVE AURORE DâITALIA
sulla base: OGNI NOME/ UN GRIDO DI FEDE E DI AMORE/ UNA STROFA DELLA GRANDE EPOPEA/ DELLA PATRIA
sulla base: GITTARONO LE ANIME/ DI LAâ DA OGNI OSTACOLO/ DI LAâ DAL PRODIGIO/ INCONTRO ALLA MORTE - Notizie storico-critiche:
- Il grande monumento modenese nellâarchitettura e nellâiconografia elaborata risponde alle esigenze di una narrazione più complessa rispetto alla semplice presentazione della figura evocativa o allegorica di alcuni monumenti destinati ai centri minori. Alla base i quattro gruppi scultorei impersonano e rappresentano temi che uniscono il valore civile (l'Offerta, il Dolore) al valore militare dei caduti e del combattimento per la patria (il Combattente, il Sacrificio). In cima, a coronare e dare un senso - nell'ottica dell'epoca - al sacrificio svetta una imponente Vittoria alata ed armata. Fu apprezzata fin da subito questa Vittoria stante, potente, solenne, quasi architettonica, a differenza delle molte Vittorie rappresentate come giovani fanciulle forse più gradevoli ma meno rispondenti alle necessità espressive richieste per un monumento. Le statue e i gruppi scultorei del basamento testimoniano una riflessione tutta condotta sui volumi, con poche concessioni alla vibrazione delle superfici, se non in parte nei due gruppi femminili. Lo scultore pose particolare attenzione al tipo di messaggio che doveva essere veicolato e riuscì a raggiungere una potenza comunicativa particolarmente forte. La differenza di resa plastica fra un gruppo scultoreo e lâaltro è dovuta anche al passare degli anni fra la commissione e il compimento dellâintero monumento, il quale ebbe una realizzazione particolarmente lunga che diede luogo a polemiche riportate dai giornali dellâepoca. I monumenti di Modena furono accolti come espressione di una attesa preparata con pazienza fin dal 1923, quando una predica di Padre Roberto da Neve nella chiesa di San Carlo aveva infervorato gli animi e spinto a leggere il sacrificio dei soldati come rispondente al comandamento cattolico, invitando a leggere la Patria come una famiglia da onorare e per la quale era giusto il sacrificio. Già nel 1922 un referendum aveva sottoposto ai cittadini la possibilità di scelta del luogo per erigere il monumento e fu scelto il costruendo Parco delle Rimembranze che ogni città , Modena compresa, aveva lâordine ministeriale di costituire. Nel 1923 quaranta scultori parteciparono ad un concorso che fu accompagnato, come spesso successe, da code di polemiche per i partecipanti e per la commissione, concorso al quale furono presentati, fra gli altri, progetti grandiosi di monumenti a esedra (V. Tarchi). La tipologia dellâesedra rafforzava il legame visivo e veicolava il legame mentale con lâarchitettura classica, rievocando gesta e tempi eroici, spesso mitizzati. Di fatto lâesedra non fu spesso realizzata; in territorio modenese ne troviamo un esempio, ribaltato, nel fronte di tempio di San Felice sul Panaro. Il concorso modenese fu vinto da Luppi, il cui nome circolava già prima della chiusura del concorso stesso. Di Luppi il critico dâarte Francesco Sapori, nel 1920, aveva apprezzato âlâonestà meditativaâ, la sobrietà e la capacità di sintesi plastica, doti imprescindibili per unâopera che doveva avere un impatto comunicativo semplice, essenziale, efficace, come il monumento ai Caduti. Il 4 novembre 1927 era pronta la statua della Vittoria e nel 1928 il monumento fu completato, con un ritardo di 3 anni sulla data di consegna concordata e la conseguente preoccupazione del podestà di Modena. Fu inaugurato il 4 novembre 1929 alla presenza di re Vittorio Emanuele III e del principe Umberto, i quali prima di giungere in viale delle Rimembranze avevano fatto sosta al Tempio Monumentale. (Bibliografia e sitografia: âIl Re e il Principe Umberto a Modena consacrano i ricordi dedicati ai Caduti e alla Vittoriaâ, Corriere della Sera, 4 novembre 1929; Cresti Carlo, âArchitetture e statue per gli eroi. LâItalia dei Monumenti ai Cadutiâ, Firenze, Pontecorboli 2006; Rivi Luciano, âNote sul monumento modenese ai caduti della prima guerra mondialeâ, in âIl Carrobbioâ, 29, 2003, pp. 253-265.; http://www.cellulab.it/ModenaMonumentoCaduti.html ; http://www.artefascista.it/modena__fascismo__arch.htm; http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Immagine:Modena_-_Monumento_ai_caduti.jpg; http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/49/435).
- Codice identificativo:
- 0800602341
- Nome del file:
- lapidi/SBSAE_MO_S28/SBSAEMO9504_34_b.jpg