Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a cippo
Luogo:
Emilia-Romagna, Cavezzo (MO), Piazza Giacomo Matteotti
Data:
sec. XX | 1922/09/20
Autore:
progettista: Masi Giacomo, 1863/ 1923
scultore: Manfredini Armando, 1884/ 1925
Materia e tecnica:
pietra; bronzo/ fusione; marmo
Soggetto:
leone
Descrizione del bene:
Monumento a cippo con ampia base rettangolare dalla quale emerge un blocco di marmo marezzato; sopra questo è posata una ulteriore base in pietra bianca che ospita, sui quattro lati, lapidi a forma di scudetto recanti i nomi dei defunti. Su questa base, che si restringe verso l’alto, è posato un blocco di pietra carsica sormontato da un leone ruggente, in bronzo.
Descrizione iconografica:
Animali: leone.
Trascrizione:
fronte, sul masso di pietra: AI CADUTI/ DI TUTTE/ LE GUERRE
retro, sul masso di pietra: ALLA VOCE DELLA PATRIA/ ACCORSERO PVGNARONO/ CADDERO/ 1915-1918/ A LORO GLORIA/ I CONCITTADINI/ 20 SETTEMBRE 1922
retro, sulla roccia: MEDAGLIA D'ORO/ SERG(ENTE) MAGG(IORE) GAVIOLI KRUGER/ 1915 - 1942/ (QUOTA [..] DI EL ALAMEIN)
Notizie storico-critiche:
Il monumento, massiccio e imponente, è impostato su ampia base rettangolare dalla quale emerge un blocco di marmo marezzato; sopra questo è posata una ulteriore base in pietra bianca che ospita, sui quattro lati, lapidi a forma di scudetto recanti i nomi dei defunti. Su questa base, che si restringe verso l’alto, è posato un blocco di pietra carsica – quella stessa che vide il sacrificio di molti soldati – sormontato da un leone ruggente, in bronzo, che tiene sotto le sue zampe un drappo. Fu inaugurato il 20 settembre 1922 nella piazza al tempo intitolata a Giuseppe Garibaldi. Il monumento avrà poi una vita tormentata. Il leone fu smantellato nel 1943 insieme alla cancellata di recinzione perché ne fosse riutilizzato il metallo. Lo stesso anno, il 28 dicembre, in ottemperanza alle disposizioni prefettizie il Podestà mutò il nome della piazza in “Piazza della Repubblica” ma il 28 aprile 1945 il Comitato Comunale di Liberazione Nazionale deliberò che la piazza dovesse essere intitolata a Giacomo Matteotti. Nel 1949 si pose mano anche alla risistemazione del Monumento rimasto senza statua e fu deliberato che vi si aggiungesse una stele, rimandando tuttavia l’inaugurazione fino al raggiungimento dell’accordo tra il Comune e l’Associazione Combattenti e Reduci per l’apposizione anche dei nomi dei caduti negli altri conflitti successivi al 4 novembre 1918. Solo nel 1968, a 50 anni dalla fine della prima guerra mondiale, l’Amministrazione Comunale deliberò che dovesse essere risolta la questione ancora aperta del monumento, levigati i marmi, dorate le lettere incise e ripulita la pietra; infine doveva essere aggiunto in cima alla stele un tripode in bronzo, sostituito un anno dopo da una fiamma sempre in bronzo donata alla comunità da Lodovico Guidi. Dopo il 2002 il Monumento è tornato alle sue forme originarie: ripristinato il masso in pietra carsica, rifuso il leone di cui si era evidentemente conservato progetto o stampo, l’attuale monumento reca sul fronte del masso di pietra una iscrizione che lo dedica ai caduti di tutte le guerre. Bibliografia: Barbieri Arrigo (a cura di), “Cavezzo attraverso le immagini e la storia antica”, Cavezzo 1972; Fattori Chiara, “Il Monumento ai Caduti”, in “Per una storia di Cavezzo”, Fondazione culturale Gino Malavasi, Cavezzo 2002, pp. 75-77. Sitografia: http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/49/429
Codice identificativo:
0800602355
Nome del file:
lapidi/SBSAE_MO_S28/SBSAEMO9504_20_a.jpg
 

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