Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
Definizione del bene:
monumento ai caduti
Luogo:
Lombardia, Castelveccana (VA), Via Capitano Barassi
Data:
sec. XX | 1920
Ambito culturale:
ambito italiano
Materia e tecnica:
cemento; pietra
Descrizione del bene:
Monumento a faro.
Notizie storico-critiche:
Carlo Alessandro Pisoni: Rocca di Travaglia. Memoriale ai Marinai (1923). Il monumento ai caduti eretto sul culmine della Rocca è sempre stato considerato un doveroso omaggio ai marinai della prima guerra mondiale; ma v’è anche concordanza di opinioni sul fatto che esso sia pure la causa ultima (dopo le distruzioni cinquecentesche arrecate dalla soldataglia svizzera che aveva invaso il Verbano spingendosi sino ad Angera) della illeggibilità, sul terreno, dei pochi resti della Rocca di Travaglia risparmiati dal tempo e dall’uomo. Pesante in particolar modo risultano le perdite dei manufatti murari relativi al cosiddetto “Pian del Brugh”, sito di un insediamento abitativo di cui la parte più spostata verso lago è stata man mano distrutta dal progredire del fronte di escavazione che provvedeva la materia prima alle sottostanti fornaci di calcare, sinchè funzionarono; altrettanto pesante è la perdita di quanto non sia la pura e semplice fondazione della chiesetta medievale di San Celso, sita ad un livello intermedio tra il culmine della Rocca (zona del dongione) e il Pian del Brugh. Se infine si escludono le minime tracce di fondazione, qualche lacerto di muro con due feritoie per armi da fuoco e la cisterna (che essendo interrata non valeva la pena di rimuovere o riempire), del tutto compromessa è la zona del dongione: la costruzione del monumento ai marinai caduti portò il manufatto novecentesco a ricoprire con grande approssimazione la zona in cui doveva essere collocato l’ultimo e più sicuro ridotto della rocca arcivescovile. Lamentano giustamente Maurizio Isabella e Franco Noseda nel proprio gran lavoro di studio e rilievo della rocca, che non si è conservata documentazione circa il progetto del monumento e gli eventuali rilievi dello stato di fatto precedente alla sua erezione; e addirittura si era incerti sulla data della sua costruzione, che veniva fatta risalire però dai due autori ai primi anni Venti del Novecento. Ora, se per la documentazione di progetto le cose non sono ancora cambiate, almeno si può dare una data precisa per il monumento: il quale venne inaugurato il 29 luglio 1923. La notizia giunge da una postilla autografa di Adele Pesenti Premoli, bisavola di chi scrive, su una cartolina inviata il 1 agosto 1923 alle due figlie Teresa e Giovannina, in vacanza al mare nella “colonia Agazzi” a Celle Ligure: “monumento inaugurato il 29 luglio sulla rocca di Caldè”. Piace notare che alla base del monumento, nella fotografia compaiono ancora due pale e altri attrezzi da muratore abbandonati a terra, a testimonianza di come i lavori fossero in procinto di terminare quando il fotografo scattò l’immagine poi di lì a poco trasformata in cartolina. (M. Isabella, F. Noseda, Rilievi e considerazioni sull’antica Rocca di Travaglia, in “Loci Travaliae” , XI-2002).
Codice identificativo:
0303243670
Nome del file:
lapidi/SBSAE_MI_S27/D203243670.jpg
 

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