Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
Definizione del bene:
monumento ai caduti
Luogo:
Lombardia, Besozzo (VA), Via Monte Nero
Data:
sec. XX | 1927
Autore:
progettista: Brioschi Diego, notizie 1927
progettista: Brunella Bruno, notizie 1927
Materia e tecnica:
pietra; metallo
Descrizione del bene:
Monumento ai caduti a forma di faro, posto all’interno di uno spazio recintato chiuso (non accessibile al pubblico tranne in particolari ricorrenze). Opera di grande rilievo realizzata in pietra bianca. All’interno del basamento si trova la cappella con le lapidi dedicate ai caduti. La parte superiore è costituita da una torre di notevoli dimensioni che termina con un vero e proprio faro.
Trascrizione:
lato sinistro: PIETRA SU PIETRA/ AMORE SU AMORE
lato destro: ALLA VETTA D’ITALIA/ RIEDONO I MORTI EROI/ COL RAGGIO TRICOLORE/ E L’AQUILA DI ROMA
lato anteriore: BESOZZO/ GLI EROI DEL SUO SANGUE/ SPENTI NEL NOME D’ITALIA/ ADDITA ONORA ESALTA
Notizie storico-critiche:
Nella parte alta del paese (Besozzo superiore) sorge il monumento ai caduti, il cosiddetto “Faro”. La progettazione di quest’opera ha visto la collaborazione di diverse personalità fra cui l’ingegnere Bruno Brunella di Besozzo e l’architetto Diego Brioschi di Milano; fu inaugurato il 3 luglio 1927. La cappella votiva alla base del monumento vuole tenere viva la memoria dei 68 soldati caduti durante il conflitto del 1915-1918. L’Amministrazione Comunale nel 2001 ha provveduto al restauro dell’importante simbolo cittadino. Gli interventi eseguiti hanno riguardato soprattutto l’ammodernamento del sistema di illuminazione e la sistemazione della limitrofa zona verde. Un intervento importante di manutenzione e di ristrutturazione per dare nuovo lustro all’opera. L’effetto luminoso che si ottiene con l’accensione del faro è molto suggestivo. Il fascio di luce viene irradiato a 360 gradi al di sopra di tutto il borgo: uno spettacolo pregevole che ancora lascia ammirati anche i tanti cittadini del posto oramai abituati all’effetto luminoso del faro. (Maryse Ribolzi, Besozzo tra Otto e Novecento - Nicolini Editore 2001).
Codice identificativo:
0303254330
Nome del file:
lapidi/SBSAE_MI_S27/D03254330.jpg