Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a fontana
Luogo:
Lombardia, Cuvio (VA), Piazza IV Novembre (piazza del Comune), Piazza IV Novembre
Data:
sec. XX | 1974
Autore:
progettista: Maggi, notizie 1974
Materia e tecnica:
bronzo/ fusione; granito; marmo
Misure:
cm 400x340;
Soggetto:
figura di soldato: fante
Descrizione del bene:
Monumento a fontana dedicato ai caduti di tutte le guerre; compare la lista dei caduti. L’area del monumento è delimitata da una bassa recinzione in ferro battuto. L’opera è costituita da una vasca circolare inferiore; al centro è presente un grosso blocco in marmo che sorregge all’apice una scultura in bronzo raffigurante un fante.
Descrizione iconografica:
Figure maschili: soldato.
Trascrizione:
lato posteriore, in basso, su targhetta metallica: 1974
lato anteriore, sul basamento della scultura: 1917
lato anteriore: CUVIO/ NEI SUOI FIGLI CADUTI/ RIVIVE MEMORE E FIERA/ TUTTA LA FEDE D’ITALIA SONVICO LUIGI M. ARGENTO/ PORRINI GIOVANNI/ PORRINI ENRICO/ ANZANI PIETRO/ PANOSETTI GIOVANNI/ OSSOLA COSTANTE/ PANOSETTI GIOVANNI/ SAVINI ENRICO/ BOZZOLO FERDINANDO/ CAPPIA PASQUALE M. ARGENTO/ BISSONETTI ANGELO/ GASPERINI MARIO/ SARTORIO UGO/ CALDERARA ANTONIO/ PERUGGIA ANTONIO/ BUZZETTI BENIGNO/ BISSONETTI UMBERTO/ PANOSETTI VITTORINO/ MIGLIERINI GIACOMO/ GASPERINI EGIDIO/ PIZZOL EGIDIO/ BINDA LORENZO/ CAMPI ANGELO/ BOSSI UGO/ GASPERINI LUIGI/ REATI ATTILIO/ TAMBELLA PAOLO
Notizie storico-critiche:
Il monumento ai caduti di Cuvio fu inaugurato il 19 settembre 1920 con l’intervento di Giovanni Peregrini, Consigliere Provinciale nonché personalità insigne del paese, il quale tenne orazioni anche a Duno e Caravate, pubblicate l’anno successivo in un opuscoletto edito dalla Sezione Valcuviana dell’Unione Combattenti e Smobilitati di Varese e Circondario. Consisteva in una lapide di granito chiaro sormontata da un bronzetto femminile raffigurante la “Vittoria” ornata da una corona di baionette. Ideatori e realizzatori furono G. Bertacchi e A. Dressler e nel marmo vennero scolpiti i nomi di 16 caduti fra cui i due fratelli Porrini. Questa lapide fu collocata sulla facciata della Pretura nella piazza principale del paese da allora dedicata al IV novembre, giorno della vittoria e per l’occasione venne stampata una cartolina commemorativa. Qualche anno dopo allorchè iniziarono i lavori di smantellamento del vecchio palazzo della Pretura, nel frattempo soppressa, si progettò l’erezione di un monumento in stile liberty da collocare nella piazza che ne sarebbe stata ricavata. Il monumento non venne realizzato e così la lapide fu spostata sulla facciata del palazzo della filanda di fronte alla chiesa. Nel 1945, a conclusione della seconda guerra mondiale, sulla vecchia lapide vennero incisi i nomi dei 7 caduti del paese, mentre un’altra venne apposta sul frontale della chiesa dei SS. Pietro e Paolo a memoria e monito delle due guerre mondiali. Si tratta di un altorilievo di bronzo opera dello scultore veronese Ruperto Banterle, raffigurante una figura femminile, la “Pace”, che tende la mano al sole nascente, simbolo di nuova vita. Nel 1974, per volontà dell’Associazione Combattenti e Reduci locale e del Municipio, fu eretto l’attuale monumento accomunante tutti i morti di Cuvio e Comacchio nei vari conflitti del XX secolo, opera che sostituì la vecchia lapide spostata all’ingresso del cimitero. Su progetto dell’Arch. Maggi, nella fontana in granito rosa davanti alla chiesa, contornata dai vecchi cippi commemorativi trasferiti dalle scuole elementari, fu innalzato un imponente blocco squadrato in marmo rosso a sostegno della statua di un fante che scruta l’orizzonte (dono di Gino Maggi), in un policromo insieme di materiali. Questo bronzo, battezzato la “Vedetta”, ha una storia particolare: fu infatti commissionato dal Comm. Camillo Maggi allorchè i suoi quattro figli (Giuseppe, Gino, Carlo Maria e Paolo) vennero chiamati al fronte durante la Grande Guerra e posto nel loro giardinetto esterno della loro casa di Piazza, a sentinella della strada nell’attesa del loro ritorno. La speranza fu premiata ed uno alla volta i quattro giovani, due dei quali feriti, tornarono a casa. L’inaugurazione del nuovo simulacro, costato otto milioni di Lire, avvenne la domenica 7 luglio alla presenza di autorità civili e militari, col dott. Moalli, presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, che tenne il discorso ufficiale, e mons. Piogionatti, cappellano Militare, ad officiare la cerimonia religiosa. Nel marmo vennero incisi a carattere d’oro, tutti i caduti, anche quelli periti successivamente per cause belliche. La realizzazione del monumento avvenne grazie all’aiuto economico del Comune, di Enti e privati cittadini. (Cfr. “Domani l’inaugurazione del monumento ai caduti di Cuvio”, articolo tratto dal giornale “La Prealpina”, venerdì 5 luglio 1974). (Roncari Giorgio, Cuvio, la Valcuvia e i Valcuviani nella storia - Cuvio, a cura della Pro Loco di Cuvio 2003; Roncari Giorgio, Cuvio e la Valcuvia nella storia - Cuvio, Amministrazione Comunale 1986).
Codice identificativo:
0303254260
Nome del file:
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