Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
Definizione del bene:
monumento ai caduti, ad obelisco
Luogo:
Friuli-Venezia Giulia, Moggio Udinese (UD), Via Cjavecic
Data:
XX | 1918/01-1918/10
Ambito culturale:
manifattura militare austro-ungarica
Materia e tecnica:
conglomerato cementizio; granigliato cementizio; pietre locali; malta/ fugatura; pietra calcarea/ bocciardatura
Misure:
cm 500x258x258;
Descrizione del bene:
E' il monumento principale dell'ex cimitero militare austro-ungarico di Moggio; si trova sulla sommità di un dosso panoramico. L'area è definita da un ripiano delimitato da cordolo in conglomerato cementizio originariamente balaustrato, con scaletta d'accesso sul lato nord, quello principale. L'obelisco è collocato al centro e poggia su due gradini intonacati. Il basamento è realizzato a "montagnola" con pietre di breccia locale fugate e con, sul lato sud, incastonata la lapide mistilinea dei costruttori. Sopra si erge un alto podio in pietra squadrata con in rilievo, una per lato, delle steli cuspidate inneggianti alla pace con rispettivamente i simboli di quattro differenti religioni. La modanatura superiore introduce all'obelisco decorato nella parte alta da una fascia a greca e sulla guglia da una croce lapidea.
Trascrizione:
podio/ lato frontale/ in basso/ al centro: 1918
podio/ fianco sinistro/ al centro: FÜR/ VERSORBENE/ FÜR DAS/ VATERLAND
podio/ fianco destro/ al centro: PEI/ MORTI/ PER/ LA/ PATRIA
podio/ lato posteriore/ al centro: PACE
basamento/ lato posteriore/ lapide/ al centro: GERBAUT VON/ KGF/ UNTER LEITUNG/ DES/ HPTM. A. BOGDAN
Notizie storico-critiche:
Il manufatto testimonia il riordino delle sepolture dei caduti iniziato dai reparti austro-ungarici dopo la battaglia di Caporetto ed interrotto con la fine della prima guerra mondiale. I militati tumulati nel cimitero, riesumati nel primo dopoguerra, caddero in gran parte durante i combattimenti della ritirata. Nel dettaglio risulta significativa l'iscrizione dei costruttori che documenta il fatto che gran parte di questi lavori venne affidato a reparti specifici impiegando prigionieri di guerra; in questo caso il comandante della squadra fu il capitano A. Bogdan.
Codice identificativo:
0600173033
Nome del file:
lapidi/SBSAE_FVG_S163_S239/S239_56803.jpg
 

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