Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a colonna spezzata
Luogo:
Emilia-Romagna, Vigolzone (PC), Cimitero comunale, Strada statale 654
Data:
sec. XX | 1920/02
Autore:
marmoraio: M.L., notizie 1920
Materia e tecnica:
muratura; marmo bianco/ incisione; granito; ardesia
Misure:
cm 270x80x80;
Descrizione del bene:
Il monumento ai caduti di Villò è impostato su una base parallelepipeda rivestita da lastre irregolari di pietra serena. Al di sopra una seconda base anch'essa parallelepipeda ospita l'iscrizione commemorativa e, sul lato nord, la lapide ai caduti della seconda guerra. Questa base è sormontata da un tronco di piramide con i nomi e le foto dei caduti, sul lato nord è stata aggiunta la lapide con i nomi e le foto dei caduti della seconda guerra mondiale. Sul tronco di piramide poggia la colonna spezzata.
Trascrizione:
lato est: QUI ALEGGIA LO SPIRITO DI CHI SOFFRI’ E VINSE/ PER VOI NOSTRI PRODI/ CHE OVVIDENDO AL SUPREMO VOLERE DELLA PATRIA/ FINO AL CRUENTE SACRIFICIO/ LASCIASTE LE MEMBRA SPARSE SUL CAMPO DELL’ONORE/ SFOLGORI L’ETERNA GLORIA/ COME NOI VI CONSACRIAMO/ LA NOSTRA PERENNE RICONOSCENZA/ VILLO’ AI SUOI PRODI CADUTI 1915 – 1918
lapide est/ nell’angolo in basso a destra: M.L.
sul tronco di piramide: ARTIGNOLI LIVIO/ [-------]/ ARTIGNOLI ETTORE [-------]/ DALLARDA PIETRO/ [-------]/ GR+A++++++ AN+++/ [-------]/ PA++NI GIUSEPPE/ [-------]/ POGGI FORTUNATO/ [-------]/ 20 ++ 1920
Notizie storico-critiche:
La sottoscrizione per l’erezione del monumento di Villò fu aperta nel febbraio 1920, in contemporanea rispetto alla raccolta fondi aperta da numerosi comuni per la stessa finalità. Le forme semplici del monumento eretto nel cimitero della frazione raccontano di un impegno economico probabilmente non gravoso, tanto che l’inaugurazione avvenne entro lo stesso anno, ma comunque di un rispetto per la memoria dei caduti espresso dalla presenza della colonna spezzata. Non sfugge il vezzo dello scultore che impiegò, per la parte iniziale della frase celebrativa, il carattere in uso nelle iscrizioni riconducibili all’estetica Liberty. La sigla M.L. è invece indizio troppo labile per poter ricondurre con sicurezza l'esecuzione del monumento ad un artigiano o ad una bottega di marmisti. (Bibliografia: “Libertà” 20 febbraio 1920; "La grande guerra. Monumenti e testimonianze nelle province di Parma e Piacenza", a cura della SBSAE di Parma e Piacenza, 2013, p. 203).
Codice identificativo:
0800577577
Nome del file:
lapidi/S261_S08_S28_S36/SBSAEPR142596.jpg
 

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