Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della città di Roma)
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a stele
Luogo:
Lazio, Spigno Saturnia (LT), Piazza San Giovanni
Data:
sec. XX | 1985
Committenza:
Sezione Combattenti e Reduci di Spigno Saturnia
Materia e tecnica:
marmo
Misure:
cm 230x110x90;
Soggetto:
morte del soldato;figura di soldato: fante
Descrizione del bene:
monolite sommariamente squadrato, su base parallelepipeda
Descrizione iconografica:
Figure: soldato. Abbigliamento: divisa militare. Oggetti: filo spinato. Armi: moschetto
Trascrizione:
sul fronte del bassorilievo, in basso, a destra: Michele Thomas/ 1985
lastra in marmo, apposta alla base: AI CADUTI / DI TUTTE LE GUERRE / E ALLE / VITTIME CIVILI
targa apposta sul lato sinistro, a destra: SEZIONE COMBATTENTI / E REDUCI / SPIGNO SATURNIA 1985
Notizie storico-critiche:
Il Monumento ai caduti di tutte le guerre e alle vittime civili fu eseguito nel 1985 da Michele Thomas su commissione della locale Sezione Combattenti e Reduci di guerra. Lo scultore volle ricordare nel bassorilievo che adorna la fronte principale del masso monolitico grossolanamente sbozzato, la guerra di posizione che investì Spigno Saturnia Superiore come anche tutti gli altri territori limitrofi, quando gli alleati iniziarono da Sud la riconquista dell'Italia e i tedeschi si arroccarono in queste zone con le tre linee di difesa: la linea gotica, la linea Gustav e la Hitler. Il soldato che muore non fa sacrificio della propria vita durante un eroico combattimento, ma cade superando uno sbarramento creato dal filo spinato. Anche il riferimento nella targa alle vittime civili ricorda quanto fu feroce in questi luoghi quella fase della guerra . All'inizio di ottobre del 1943 gli alleati si attestarono al di là del Volturno che superarono soltanto il 15 ottobre. Il 18 i tedeschi predisposero lo sgombro della popolazione civile. La prima offensiva alleata si svolse nella piana del Garigliano tra la fine di novembre e i primi di dicembre. Il 18 gennaio la V Divisione occupò Tufo, perduta nella stessa giornata, e il giorno successivo conquistò Minturno. I tedeschi contrattaccarono con forza e bloccarono l'avanzata. Il 15 e 18 febbraio iniziò la II offensiva alleata che portò alla distruzione di Cassino (15 febbraio) e ad un ininterrotto bombardamento sul golfo di Gaeta e sui territori limitrofi. L'11 maggio ebbe inizio l'offensiva di primavera, l'operazione diadem che si estendeva dal Mar Tirreno al Monte Cairo; l'incarico dello sfondamento venne affidato alla V Armata. Il 13 maggio contingenti americani entrarono a Ventosa e a S. M. Infante persa e ripresa 17 volte e, infine, definitivamnete il 14 maggio; Spingo fu liberata il 15. La città, però, aveva pagato la liberazione con la distruzione: il 27-29 gennaio, infatti, i genieri di Todt avevano minato e fatto esplodere per rappresaglia Spigno, che fu poi ricostruita a valle, facendo 77 vittime civili e militari, 19 scomparsi e 13 eroi civili. Il Monumento celebrativo si inserisce a livello locale in un più ampio programma di respiro nazionale iniziato verso la metà degli anni '70 volto a rivalutare i sacrifici subiti dai militari e dai civili che nel '43-44 si trovarono tra il fuoco alleato e quello tedesco. Stilisticamente vicino a quest'opera anche il Monumento al soldato italiano ignoto sito nel cimitero cittadino, attribuibile allo stesso Thomas.
Codice identificativo:
1200944360
Nome del file:
lapidi/S168_S169_S244/StAr_SpignoSaturni_CRD18562.jpg