Monumenti e lapidi

Dettaglio immagine

Ente competente:
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della città di Roma)
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a montagna figurata
Luogo:
Lazio, Graffignano (VT), Piazza Umberto I
Data:
sec. XX | 1928
Autore:
scultore: D'Antoni Antonio, 1894/ 1969
Committenza:
Comunità di Sipicciano
Materia e tecnica:
bronzo; marmo
Misure:
cm 500x500;
Soggetto:
figura di soldato con allegoria della Vittoria;figura di soldato: fante
Descrizione del bene:
concrezione di pietre naturali, con al vertice statua in bronzo raffigurante un fante che sorregge una statuetta in bronzo dell'allegoria della Vittoria. Sul basamento di pietre naturali è affissa in alto una targa in bronzo decorata con una stella a 5 punte raggiata con guerriero nudo seduto che brandisce un gladio e iscritta; in basso altra lapide in marmo con nome dei caduti della guerra 1940-45. L'insieme è recintato con pilastrini in marmo e catena. Nel pilastrino centrale iscrizione con data.
Descrizione iconografica:
Figure: soldato. Allegorie: Vittoria. Abbigliamento: (fante) divisa; scarponi; fasce; pantaloni; giacca; Attributi: (VITTORIA) globo; corona d'alloro: palma. Armi: gladio
Trascrizione:
fronte, pilastrino centrale recinzione,: 28 . 10. 1928 / A. VII E.F.
basamento, in alto, targa di bronzo, 2 colonne: 1915 1918 / SER. MORELLI PAOLO / SOLD. MORELLI CIRO / SOL. CERI ALBERTO / SOL. LUPINO NELLO // SOLD. SAVINI ARMANDO / SOL. DOMINICI SECONDO / SOL. SUONATO ENRICO / SOL. MARCELLINI AMILCARE / TEN. APOLLONI LUCIO CAD. CIRENAICA 1912 // COME IL SOLE COSI' LA MEMORIA DI VOI RIMANE ETERNA / LUCE E VITA SULLA NOSTRA PATRIA
basamento, in basso, targa in marmo, 2 colonne: CADUTI / SOLD. BELLACANZONE ADRIANO / " BIANCHETTI VITTORIO / C.N. CAPOCECERA ARMANDO / CARAB. GORINI GIOVANNI / SOLD SANTORI IRNERIO / SERG. M. DE TOGNI OTELLO / TEN. CAPP. DON TRENTO BARBETTA / MORTI PER MALATTIA SOLD. SCARPONI VIRGILIO / " SCARPONI RENZO / CARAB. SAVINI FERNANDO // 1939 - 1944 / DISPERSI / G. FIN. CAPITANELLI CARLO / C.N. BIANCHETTI EZIO / " " CELLETTI FEDERICI / " " EMILIANI NARCISO / CAP.LE VALENTINI FLORINDO / SOLD. LAMORATTA SEVERINO / SOLD. BARBETTA CALBE
Notizie storico-critiche:
Il monumento fu inaugurato il 28 settembre 1928, come ricorda l'iscrizione sul pilastrino della recinzione. Secondo informazioni orali, la popolazione di Sipicciano volle fortemente il monumento, che finanziò con le entrate della filarmonica e con una serie di feste a cui sembra abbia partecipato tutto il circondario. Ed è straordinario pensare che Sipicciano anche allora era, non comune, ma frazione. A Roccalvecce, infatti, nella piuttosto povera lapide posta nella piazza centrale, sono ricordati anche i caduti di Sipicciano e Sant'Angelo. Oggi tutti i centri citati sono frazione di Graffignano. E proprio a causa di questi riassestamenti amministrativi, non è stato possibile rintracciare i documenti relativi all'erezione di questo straordinario, soprattutto pensando alla comunità che lo espresse, monumento. Per fortuna all'inizio degli anni '90, il cognato dello scultore Antonio D'Antoni contattò l'amministrazione di Graffignano per sapere se, effettivamente, a Sipicciano ci fosse un monumento eseguito dal genero. L'unica differenza individuata, rispetto al progetto originale, era nella presenza del moschetto, il famoso '91, emblema della Grande Guerra, che nessuno ricorda sulla spalla sinistra del fante. Così il monumento di Sipicciano fu, finalmente, attribuito ad un artista di grande caratura, nonostante le difficoltà documentative e l'impossibilità di trovare la sigla con cui D'Antoni soleva firmarsi: "ADA". Iconograficamente il monumento presenta elementi piuttosto singolari rispetto al panorama dei monumenti del viterbese: anzitutto la concrezione in pietra naturale, che sta a simboleggiare le doline del Carso, che, però, ritroviamo anche in altri luoghi, poi il tema della "scultura nella scultura", ovvero il fante che tiene la piccola Vittoria nel palmo della mano, quindi la stella a cinque punte raggiata, a cui fa riferimento anche l'iscrizione, in cui la stella dell'Italia si confonde con quella massonica, infine, il guerriero nudo che brandisce il gladio, usato per impaginare il nome dei caduti. Tutto ciò, insieme all'abilità nel modellare il fante, figura ad un tempo astratta e realistica, mostra una personalità artistica di grande livello.
Codice identificativo:
1209845619
Nome del file:
lapidi/S168_S169_S244/StAr_MonumentiaicadutiVt_CRD24757.jpg
 

Immagini

Totale immagini 2