Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
Definizione del bene:
monumento ai caduti, ad ara
Luogo:
Toscana, Barga (LU), chiesa di S. Nicolò, Via Caprona, 1
Data:
sec. XX | 1921
Materia e tecnica:
marmo
Descrizione del bene:
Il monumento, posto davanti alla chiesa di San Nicolò, presenta una base costituita da una piattaforma a gradini dalla forma rettangolare, alle cui estremità sono poste quattro colonne con capitelli bizantineggianti reggenti un blocco marmoreo (quasi a voler simulare un’ara sepolcrale). Il tutto è arricchito da un’epigrafe dedicatoria contenente una citazione tratta dall’11° libro dell'Eneide ("Le nobili vite, che con il loro sangue ci partorirono questa patria, onoratele con gli ultimi doni").
Trascrizione:
sulla lastra marmorea: QUEST'ARA/ CHE PLINIO NOMELLINI IDEO'/ CASTELVECCHIO PASCOLI/ INALZA OGGI/ 28 MARZO 1921/ A GLORIFICARE I SUOI MORTI PER LA PATRIA/ SILVIO FONTANA - PIETRO BIAGI - LUIGI CONTI - LUIGI ROCCHICCIOLI/ E TUTTI GLI EROI DI BARGA/ E TUTTI I MARTIRI D'ITALIA/ MONITO AI VIVI/ DI/ FEDE SACRIFICIO LIBERTA' ONORE/ ...... EGREGIAS ANIMAS QUAE SANGUINE NOBIS/ HANC PATRIAM PEPERE SUO DECORATE SUPREMI NUMERIBUS....../ VIRG. [...] 24-26/ ANTONIO GARFAGNINI DONATORE
Notizie storico-critiche:
L’opera, nata dal marmo offerto da Antonio Garfagnini (marmista di Seravezza e allievo del Pascoli) originariamente destinato al monumento sepolcrale dedicato al poeta, è l’elaborazione del progetto disegnato dall’artista livornese Plinio Nomellini riadattato a monumento ai caduti dato che la sua destinazione originaria era stata supplita dalla cappella di famiglia, opera di Leonardo Bistolfi. Il monumento fu allora conteso dal Comune di Barga e dal paese di Castelvecchio, dove si era formato un comitato coordinato da don Alfredo Barré (rettore della chiesa di S.Nicolò) avente come scopo l’edificazione di un monumento accanto alla casa del Pascoli. Fu proprio il rettore a trovare la soluzione al piccolo conflitto intitolando l’opera (inaugurata il 28 marzo 1921) ai caduti sia di Castelvecchio Pascoli che di Barga. I capitelli di carattere bizantineggiante furono scolpiti dal marmista Alfredo Bottari di Pietrasanta. Bib.: "Il Nuovo Corsonna", Barga, 1921, n° 6 e 7; "La Domenica del Corriere", Milano 1921 n° 22, p. 8; E. B. Nomellini, Il monumento ai caduti di Castelvecchio Pascoli. Uno strano caso, in "Libero. Ricerche sulla scultura del primo Novecento", 1994, n° 4; G. Salvagnini, La scultura nei monumenti ai caduti della prima guerra in Toscana, Firenze 1999.
Codice identificativo:
0900848256
Nome del file:
lapidi/S128_S121_S61_S04_S238_S122/BAR_26.jpg