Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato
Definizione del bene:
gruppo scultoreo
Luogo:
Toscana, Pescia (PT), Palazzo del Podestà, piazza del Palagio
Data:
sec. XX | 1928
Materia e tecnica:
gesso/ modellatura
Descrizione del bene:
Il gruppo scultoreo è composto dalla serie dei calchi che per realizzare il Monumento ai Caduti di Bolzano, del gruppo fanno parte anche i calchi delle quattro Virtù cardinali, mai realizzate nel progetto definitivo.
Notizie storico-critiche:
Andreotti fu chiamato a collaborare al monumento alla Vittoria di Bolzano dal progettista, l'architetto Marcello Piacentini, conosciuto tramite il pittore Guido Cadorin nel 1926 (Pizzorusso/ Lucchesi, 1997). Piacentini gli affidò il compito di eseguire un Cristo risorto e un rilievo col Campo di battaglia, da collocare rispettivamente davanti e dietro l'altare; lo scultore aveva pensato anche a quattro grandi Virtù Cardinali da sistemare intorno all'altare, ma l'architetto non approvò l'idea.Lo scultore Bruno Innocenti, allievo e poi successore di Andreotti all'Istituto d'arte di Firenze, ricordava che il maestro aveva all'inizio pensato ad un autoritratto per la testa di Cristo, giudicando poi immodesta tale idea.In una lettera del 17 febbraio 1927 Andreotti scriveva a Aldo Carpi che "la traduzione in grande del Cristo è quasi finita" (Gipsoteca Libero, 1992). Nel giugno 1928 le opere erano in loco, e Piacentini scriveva il 18 di quel mese allo scultore: "Il tuo lavoro è superba opera d'arte: il Cristo e il bassorilievo formano insieme il tuo capolavoro", invitandolo a non mancare all'inaugurazione del monumento, che sarebbe avvenuta in luglio (Pizzorusso/ Lucchesi, 1997). Anche parte della critica contemporanea ha definito la statua del Redentore "l'opera più alta di Andreotti" (Del Bravo, 1981).Andreotti realizzò anche una versione ridotta del Cristo (cm. 160), fuso in tre esemplari: uno posto sulla tomba dell'autore stesso al Cimitero delle Porte Sante a Firenze; una già in collezione Piacentini a Roma; una terza al Cimitero di Busto Arsizio.
Codice identificativo:
0900156886A
Nome del file:
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