Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Comune di Calci
Definizione del bene:
Monumento ai caduti della prima guerra mondiale, a cippo
Luogo:
Toscana, Calci (PI), Piazza Garibaldi
Data:
sec. XX | 1923
Autore:
scultore: Galeotti Bruno, Pietrasanta, 1895-1951
Ambito culturale:
Ambito toscano
Materia e tecnica:
Marmo/ pietra/ metallo/ scultura
Misure:
cm 420x290x290;
Soggetto:
Figura di soldato in combattimento
Descrizione del bene:
Monumento in marmo bianco su basamento in pietra che rappresenta un ardito nell'atto di lanciare una bomba a mano, ai suoi piedi è raffigurato un tronco avvolto da filo spinato. Il basamento in pietra, composto da blocchi trapezoidali ha sul fronte una iscrizione e sul retro la placca metallica con il comunicato del 4 novembre 1918.
Trascrizione:
Sul fronte del basamento: “MORENDO VISSERO / NELLA RICONOSCENZA ETERNA / DELLA PATRIA / 1915-1918”.
Sul retro del basamento: “COMUNICATO DEL 4 NOVEMBRE 1918. LA GUERRA CONTRO L’AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L’ALTA GUIDA DI S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L'ESERCITO / ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE / E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, È VINTA - LA GIGANTESCA BATTAGLIA / INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE 51 DIVISIONI ITALIANE, 3 BRITANNICHE, / 2 FRANCESI, 1 CECOSLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO 73 DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA. / LA FULMINEA E ARDITISSIMA AVANZATA DEL 29° CORPO D'ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA / ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA E AD ORIENTE / DA QUELLE DELLA I, VI E IV, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DEL FRONTE AVVERSARIO. / DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA XII, DELL'VIII, DELLA X ARMATA E DELLE DIVISIONI / DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE. NELLA PIANURA, S.A.R. IL DUCA D'AOSTA / AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA III ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE / POSIZIONI DA ESSA GIÀ GLORIOSAMENTE CONQUISTATE E CHE MAI AVEVA PERDUTE. / L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL'ACCANITA / RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI DI LOTTA E NELL'INSEGUIMENTO HA PERDUTE QUANTITÀ INGENTISSIME DI / MATERIALE DI OGNI SORTE E PRESSOCHÉ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI ED I DEPOSITI. HA LASCIATO / FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON / MENO DI CINQUEMILA CANNONI. I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO / RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI, CHE AVEVANO DISCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA. DIAZ”.
Notizie storico-critiche:
La realizzazione del Monumento ai caduti è stata promossa a partire dal 1920 dal Comitato pro monumento con la volontà di commemorare i 122 calcesani caduti nella Grande Guerra. Nel 1922 viene indetto il concorso, vinto dal bozzetto dello scultore Bruno Galeotti di Pietrasanta: una statua in marmo di fante, anzi di ardito dei reparti d’assalto, con elmetto, giubba a bavero aperto, fasce mollettiere e scarponi chiodati, pugnale sul fianco sinistro, che avanza scavalcando un palo con filo spinato, lanciando con la destra una bomba a mano e reggendone altre nella bisaccia con la sinistra; sulla base in pietra verrucana, iscrizione sul fronte e il Bollettino della vittoria su placca metallica sul retro. Una figura, dunque, non allegorica ma realistica, che l’artista riprenderà nei Monumenti ai caduti di Quiesa (Massarosa, Lucca 1925) e Orentano (Castelfranco di Sotto, Pisa 1930). Il Monumento, realizzato grazie a sottoscrizioni e donato dal Comitato al Comune, viene solennemente inaugurato nella Piazza del Municipio domenica 27 maggio 1923. È delimitato da una catena retta da quattro bossoli di obice, intorno ha alberi e palme appena piantati. Nel 1925 il Comune decide di abbellire il Monumento e la Piazza e con quattro alti lampioni. Per le spese, il sindaco Pio Coli chiede aiuto ai calcesani emigrati in Argentina e Brasile, che rispondono con generosità: alcune loro offerte e lettere vengono anche pubblicate sulla stampa locale. La Piazza con i nuovi lampioni, tra i folti alberi viene inaugurata il 19 maggio 1928. Oggi il Monumento non presenta più la catena che lo recintava e i 4 lampioni, la Piazza è suddivisa da 4 aiuole delimitate da siepi basse, gli alberi ad alto fusto e le palme sono stati rimossi. L’ultimo intervento di restauro del Monumento è del 2001, lo stato di conservazione odierno risulta buono. La statua è affetta da fisiologici degradi dovuti alla collocazione in ambiente aperto, presenza di gore e colature di colore scuro nelle parti del modellato in sottosquadro. Il basamento in pietra risulta affetto da macchie dovute probabilmente alla colonizzazione di organismi biodeteriogeni e da colatura dovuta alla targa metallica.Fonti: Comune Calci, Archivio, carteggi e delibere 1915-1928. Comune Calci, Archivio, carteggio 1969. Foto Reduci Grande Guerra al Monumento. Conferimento riconoscimenti 1969. Cartoline storiche Collezione Privata Roberto Bonanni. Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, Archivio Restauri c/o Ufficio Catalogo Soprintendenza ABAP per le province di Pisa e Livorno. Bibliografia: Foto storica in Album fotografico “Ricordi marmorei ai caduti nella Grande Guerra 1915-1918 della Provincia di Pisa”, 1935 circa (ANMIG Associazione Nazionale Mutilati E Invalidi Di Guerra - Sezione di Pisa e ANCR Associazione nazionale combattenti e reduci - Federazione pisana); Gigi Salvagnini “La scultura nei monumenti ai caduti della prima guerra mondiale in Toscana”, Firenze, 1999, p. 69; Elena Profeti, Scheda n. 48, in “L’emozione di marmo. I monumenti ai caduti della Grande Guerra a Pisa e nel suo territorio”, catalogo della mostra presso Museo della Grafica-Palazzo Lanfranchi, Pisa, 16/07/2015 - 04/11/2015, a cura, Stefano Renzoni, Alessandro Tosi, Pontedera, 2015, p. 233, foto p. 156; Alberto Mario Banti “Pro Patria Mori. Monumento ai Caduti nella Provincia di Pisa” ibidem, p. 28; Mauro Gambicorti “Rimembranza”, Fornacette (Pisa), 2018, pp.29-34, foto p. 29; Mostra documentaria “Il ricordo dei Calcesani”, Palazzo Comunale, Calci (Pisa), 4/11/2017- 31/01/2018. Sitografia: https://www.pietredellamemoria.it/pietre/monumento-calci-ai-caduti/. Per documenti relativi, Ente di appartenenza Comune di Calci, vedi qui: Verbale di adunanza del Sottocomitato (...) / Lettera Battista Lucchesi a Pio Coli / Lettera di Carlo Sandroni / Lettera di Leonetto Adami / Lettera del Sindaco di Calci ai Calcesani residenti all'estero / Lettera di sollecito per invio di sottoscrizioni dei Calcesani / Lettera del Sindaco di Calci ai Calcesani residenti all'estero / Sottoscrizione fra Calcesani residenti in America / Ricevuta di pagamento Tozzini / Fattura Titta / Fattura Tozzini / Cartolina Titta / Perizia di spesa Sbrana / Bozzetto per Bollettino della Vittoria / Invito del Comitato provvisorio dell'Associazione Nazionale Madri, Vedove e Famiglie (...) / Invito alla funzione funebre presso la Chiesa della Propositura / Invito alle celebrazioni del 24 maggio 1928 / La Nazione, edizione del mattino 1925 / La Nazione, edizione del mattino 1926 / Onoranze ai caduti in guerra - Spesa per la sistemazione della piazza davanti al Municipio / Sistemazione della Piazza del Municipio per erigere il monumento ai caduti nell'ultima guerra.
Codice identificativo:
09Calci_Piazza_Municipio_Statua
Nome del file:
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